#38 Origami e Temari
Due arti giapponesi unite dalla geometria e dal cuore
Da tempo mi dedico con passione a due tecniche creative giapponesi che sento profondamente affini: gli Origami e le Temari. Apparentemente diverse, queste arti sono unite da fili invisibili, fatti di precisione, geometria e tradizione.
Gli Origami sono arte di piegare la carta, di trasformare un foglio in figure tridimensionali senza colla né forbici. Ogni piega è pensata con cura, ogni figura custodisce un significato e una storia che affonda le radici nella cultura giapponese.
Le Temari, invece, sono antichi ricami su sfere, create con fili di seta colorati che si intrecciano in motivi geometrici elaborati, oggetti preziosi che erano spesso doni simbolici, carichi di buon auspicio e affetto.
Cosa accomuna queste tecniche?
Innanzitutto la bellezza della geometria. Sia negli Origami che nelle Temari, infatti, i motivi geometrici non sono casuali ma rappresentano armonia e ordine. È attraverso la ripetizione precisa di forme semplici che nasce la complessità e la bellezza finale dell'opera.
Entrambe le tecniche, poi, custodiscono l'essenza della tradizione: tramandate di generazione in generazione, ci insegnano il valore della pazienza e della dedizione. Creare Origami o Temari significa immergersi in un tempo lento, meditativo, che ci riporta all'importanza del gesto manuale. Le mani diventano protagoniste, strumenti che trasformano materiali semplici in piccoli capolavori, testimoni della nostra creatività e sensibilità.
Un gioco di carta o di fili
Per me, dedicarmi agli Origami e alle Temari è un modo per onorare la mia cultura giapponese, un atto d’amore verso la bellezza che risiede nelle cose semplici e autentiche.
Entrambe queste arti non solo arricchiscono la mia vita con la loro estetica, ma mi regalano momenti di serenità e introspezione, stimolando continuamente la mia creatività.
Il piacere di creare
E tu, hai mai sperimentato il piacere di creare qualcosa con le tue mani, lasciandoti guidare da una tradizione che viene da lontano?
Lascia anche tu un commento sui social così posso passare a salutarti!